AGGIORNATO: Nuvole nere all'orizzonte del tpl di Milano

AGGIORNAMENTO del 03 feb 2017:

In seguito alla conferenza stampa tenuta mercoledì dall'assessore ai trasporti Granelli, possiamo dire che le previsioni più fosche dell'articolo che avevamo condiviso sono state in parte smentite. E di questo ci rallegriamo.
Restano però dei dubbi su più fronti, il primo è che non si è fatta menzione, né per confermare né per smentire, sulle voci trapelate che parlavano di drastico peggioramento delle frequenze sulle linee tranviarie nei giorni festivi.
In ogni caso l'operazione sulla rete tranviaria comporta un risparmio di 500.000 vetture*km all'anno a partire da marzo, che l'assessore promette di reinvestire nelle periferie... da novembre! 
Senza contare che l'elenco dei presunti potenziamenti che scatterebbero a novembre è talmente ampio da suscitare qualche dubbio.
Poi, se è vero che il tram 12 mantiene il percorso attuale e quindi il passaggio da Duomo, lo stesso non è per il tram 27.
Inoltre l'annunciato asservimento semaforico di alcune linee di tram, che se fosse vero ci vedrebbe favorevoli e festanti, bisognerà vedere se e come sarà attuato. Ricordiamo che il precedente assessore Maran lo aveva promesso già nel 2012... ora ce lo promettono per il 2018, sarà la volta buona?

Resta in fine la delusione per non aver sentito parlare di aumento delle corsie preferenziali e di messa in protezione delle stesse e, perlomeno, di rivalutazione della bislacca norma sul "distanziamento tranviario".  Mettere mano al sistema dei trasporti a Milano non può prescindere anche da questo.





Riprendiamo un articolo pubblicato da un sito non certo "di parte" come il nostro che, se quanto asserisce nel testo in questione fosse confermato, prospetterebbe a breve una situazione veramente molto grave per il trasporto pubblico di Milano.

In sostanza, da quanto riportato, il Comune si propone tagli e limitazioni al servizio di diverse linee tranviarie e, come se non bastasse, diminuzione delle frequenze.
Com'è possibile avere il coraggio di adottare misure come queste in una situazione di inquinamento ambientale come la nostra?

La scusa sarà la solita: "Non ci sono soldi". Già, chissà perché per altro, tipo autostrade e tangenziali inutili, i soldi saltano sempre fuori, invece per il diritto dei cittadini a muoversi e a respirare aria un po' più salubre, mai.

Cari amministratori pubblici (pubblici?), se volete reperire risorse economiche o fare risparmi vi suggeriamo noi un segreto (ma non ditelo a nessuno, anche perché lo sanno già tutti nel resto del mondo): andate sulla nostra home page e leggete i primi 3 articoli (sono sempre li), c'è scritto tutto quello che c'è da sapere.
Sono 3 semplici, economicissimi e collaudati provvedimenti da prendere che permetterebbero di migliorare di molto il trasporto pubblico a Milano, migliorando la mobilità nel suo insieme e risparmiando pure un bel po' di soldi.

Ma voi sapete solo tagliare e distruggere?

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Aggiornamento: ci è stato fatto notare che l'articolo da noi riportato sia stato tratto da una fonte che scorrettamente non è stata citata. Lo facciamo noi per quello che ci riguarda. La fonte primaria di questi dati è: http://www.milano-anticapitalista.org/2017/01/21/comune-senza-soldi-ora-si-tagliano-le-corse-del-tram/


Milano | Trasporti: rumors sulla rivoluzione dei numeri

E’ di poche settimane fa la notizia della riorganizzazione dei bus notturni, ora ecco un’altra voce che circola da giorni e che – se confermata – è destinata a suscitare un vivace dibattito tra gli utenti dei trasporti pubblici milanesi.
Anzitutto a febbraio potrebbe essere applicata la prevista riduzione della frequenza delle corse festive, colpendo alcune linee tranviarie, così avremo attese più lunghe alle fermate nei giorni di festa che arriveranno a 17-20 minuti nelle ore del mattino e a 12-15 minuti nel pomeriggio.
Ma il colpo finale avverrebbe a marzo, così come raccontano alcune voci su ATM, che prevedono una nuova sorte per ben 7 linee tranviarie che saranno modificate o cancellate, in un rimescolamento il cui unico scopo è quello di risparmiare tra i 2,5 e i 3 milioni di euro all’anno.
Per questa “rivoluzione” alcuni quartieri perderanno il collegamento diretto con il Duomo, centro della città e vero «nodo» del trasporto collettivo, dove è possibile (al momento) interscambiare tra linee tranviarie, bus e due metropolitane (la «rossa» e la «gialla»).
A occhio e croce alcune delle linee interessate dovrebbero essere:
2  – soppresso
12 – Roserio-Cairoli (capolinea in via Ricasoli al posto del 19)
15 – Rozzano-Duomo (ritorno del capolinea in Dogana, come era prima del 2003)
19 – Roserio-Negrelli (percorso come era in servizio fino al 1993, sostituisce il 2 nella tratta centro-Negrelli)
23 – Lambrate-Bausan (sostituisce il 2 nella tratta centro-Bausan)
24 – Vigentino-Molise (sostituisce il 12 nella tratta centro-Molise)
27 – Ungheria-Fontana (la tratta centro-VI Febbraio rimane coperta dal 19)
La linea del tram 12, che ha il suo capolinea periferico davanti all’ospedale Sacco, servendo il quartiere Certosa e l’asse di via Mac Mahon, terminerà le corse in largo Cairoli, eliminando il suo percorso tra Lanza, Duomo e Corso di Porta Vittoria.
I jumbo-tram della linea 27, che partono da viale Ungheria e servono i popolosissimi quartieri di via Mecenate e corso XXII Marzo, si fermeranno in piazza Fontana, anziché proseguire per Duomo e piazza VI Febbraio come avviene oggi. Il risultato sarà che gli utenti di questa importante linea da oltre 300 corse al giorno perderanno qualsiasi connessione con la rete della metropolitana.
Ancora, è destinato alla soppressione il tram 2, rimpiazzato da modifiche delle linee 19 e 23.
Se queste voci fossero confermate ci chiediamo quale ne sia la logica di fondo, proprio ora che si era faticosamente riusciti a far prendere più mezzi pubblici a molte persone. Tram stracolmi e attese estenuanti porteranno nuovamente i cittadini a usare le loro autovetture che andranno anche ad inquinare l’aria ulteriormente. Non ci sembra proprio una bella operazione.
Aggiungiamo anche il fatto che, tagliando le linee in questo modo e spezzandole, si perde il concetto stesso di rete e connessione, non incentivando l’utilizzo del mezzo pubblico, né tantomeno migliorando il servizio già oltremodo penalizzato da molteplici fattori, quali i problemi di manutenzione e usura delle rotaie, i limiti (inutili) di distanziamento tra le vetture, i semafori non asserviti, ma da sempre reclamati, le corsie preferenziali cancellate e/o non protette, cosa che di fatto le rende inutili.
Auspichiamo che queste voci riportate non siano confermate; o, nel caso, che il Comune ci ripensi.


(link all'articolo originale: http://blog.urbanfile.org/2017/01/27/milano-trasporti-rumors-sulla-rivoluzione-dei-numeri/ )

29.01.17