Cancellata un'altra corsia preferenziale

Sottotitolo: "Trasporto pubblico? Non ce la possono fare..."

Al centro di via Vincenzo da Seregno è transitato per più di 100 anni il tram della linea Milano Limbiate; dal 1999, in seguito ai lavori per la costruzione della linea 3 del metrò in via Astesani, ne è diventata il capolinea.
Nel 2011 un ulteriore arretramento ha attestato il capolinea del tram in corrispondenza della nuova fermata della M3 Comasina, lasciando inutilizzato l'ex capolinea di via Vincenzo da Seregno.

Quando passava il tram
Finalmente l'anno scorso il Comune di Milano ha provveduto a riqualificare tutta la via, rimasta per cinque anni con la corsia tranviaria in stato di abbandono.

Sono stati piantati degli alberi, realizzata una pista ciclabile e allargati i marciapiedi però, visti i problemi di traffico e inquinamento che abbiamo a Milano, perchè è stata completamente eliminata la corsia del tram invece di utilizzarla per far passare le 4 linee di autobus (40-41-52-70) che transitano nella via?

La nuova sistemazione
Adesso che la strada è stata ridotta a una corsia per senso di marcia inevitabilmente i bus restano incolonnati dietro le auto, e per percorrere due o trecento metri di strada ci impiegano tanti, troppi, minuti invece dei pochi secondi necessari se avessero potuto sfruttare la corsia protetta che già esisteva e bastava asfaltare.
Alberi e corsia delle bici ci sarebbero stati lo stesso.

- Perché a Milano il trasporto pubblico viene dopo tutto il resto?
- Perché a Milano non si riesce neanche a concepire che il trasporto pubblico può essere veloce ed efficiente anche in superficie?
- Perché non si fa tutto quello che si può fare per renderlo tale ma si fa il contrario come in questo caso (e altri esempi)?

Questo è un comportamento che spinge ad abbandonare il mezzo pubblico a favore della macchina proprio in una città che ha ancora una fitta rete di mezzi di superficie che potrebbero essere utilizzati da subito molto meglio di oggi, adeguando le linee con investimenti molto contenuti e un ritorno sociale e ambientale incredibile (e anche di risparmio economico).

Forse non si vuole migliorare la rete di superficie per dimostrare che l'unico modo per muoversi è costruendo nuove metropolitane, che sono sicuramente molto comode sui tragitti lunghi, ma che inevitabilmente per i costi astronomici di costruzione finiscono per assorbire tutte le risorse economiche a disposizione (facendole finire direttamente in tasca al "Partito del mattone") e creando debito?

7.2.16