Carla Fracci, la figlia di un tranviere.

Oggi ci ha lasciato Carla Fracci, donna che non ha bisogno di presentazione in nessun paese del mondo grazie al suo immenso talento e a una carriera costellata di successi.
Forse meno conosciute sono queste sue, chiare, limpide parole in occasione degli scioperi dei tranvieri milanesi nel 2003. 
E con queste parole vogliamo ricordare Carla figlia di tranviere, stella mondiale della danza, nata in una casa di ringhiera a Milano.





Carla Fracci: Io, figlia di un tranviere, li difendo

Carla Fracci, lei figlia di un tranviere, cosa pensa della protesta che ha bloccato Milano? 
«Che hanno fatto bene. Altrimenti nessuno si sarebbe accorto di loro. Sono sempre stati la mia famiglia». 
Ma hanno violato le regole. 
«Costretti perché nessuno li ascoltava. è giusto che aspettino da due anni? Ha idea di che cosa costa vivere a Milano da quando c' è l' euro? Tutto costa almeno il doppio». 
Giustifica anche la protesta "selvaggia"? 
«Due anni per una famiglia con figli sono un' eternità. Una volta c' era una parola di cui sono orgogliosa e che fa parte della mia infanzia: proletariato. Oggi purtroppo non la usa più nessuno». 
Cioè? 
«è il proletariato che ha sempre alimentato la nazione. Ci dovrebbe essere più rispetto. Se questa classe sociale si ferma la nazione cade. Oggi, invece, tutti se la sono presi con i tranvieri, ma si sono accorti di loro solo quando si sono fermati». 
In che senso? 
«Un tranviere lavora dalle 3 di notte fino a tutto il giorno. A Natale, a Pasqua e la domenica. Avete visto le loro buste paga?» 
Era così anche all' epoca di suo padre? 
«Il primo cappottino l' ho avuto di stoffa rivoltata, ma la nostra era una famiglia dignitosa. Oggi la situazione è cambiata: in peggio». 
Un ricordo? 
«Quando studiavo danza alla Scala, la sala prove dava ancora sulla piazza. Durante le lezioni sapevo che mio padre passava alla stessa ora con il tram. Lo riconoscevo dal campanello e mi commuovevo». 
I "duri" dell' Atm saranno davanti all' Arcimboldi per la Prima della Scala. 
«Fanno bene. Purtroppo sono a Los Angeles, ma idealmente sarò con loro».
5.12.2003

Tratto da: 
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/12/05/carla-fracci-io-figlia-di-un-tranviere.html


Milano, 27.5.2021