Soluzioni efficaci. Se si vuole.

Milano è una delle città più inquinate d'europa.
Milano ha una fitta rete di trasporti relativamente efficiente se paragonata alle altre città italiane.
Milano ha un sistema di traporti pubblici inefficiente e lento se paragonato alle altre città europee (e non solo).

Alla luce di queste considerazioni verrebbe da pensare che ciò che serve per migliorare la qualità della vita e dell'aria dei milanesi sia introdurre delle migliorie nella gestione del trasporto pubblico che ne innalzino le capacità agli standard europei.

Bene.
Il Comune ha promesso che entro i primi mesi del 2019 introdurrà l'asservimento semaforico per 9 linee di tram.
Molto bene, noi sono anni che battiamo su questo tasto che è imprescindibile se si parla di tpl (trasporto pubblico locale).
Peccato che siano solo 9 linee su 17, ma meglio di niente.
Di questo progetto ne daremo valutazione a cose fatte, per verificarne l'attuazione e il concreto funzionamento.

Detto questo ci viene in mente l'assessore Granelli che più di un anno fa, durante un incontro pubblico presso l'Utp di via Confalonieri, giustificava l'ancora mancante asservimento semaforico con questa motivazione: "stiamo mettendo a punto un software centralizzato che gestirà il sistema per tutta Milano".
Si sa, per fare le cose bene ci vuole tempo, e calcolando che Milano in questo senso ha accumulato un ritardo di almeno vent'anni, grazie anche a tutte le giunte trascorse, non osiamo immaginare che strabiliante potenza avrà l'asservimento semaforico milanese, ora che finalmente sarà messo in opera!

Nel frattempo, visto che si parla di alta tecnologia, vogliamo dare un suggerimento davvero ma davvero di altissimo livello tecnologico per il miglioramento dell'esercizio dei mezzi di superficie.

Si chiama, ci scusiamo per l'inglesismo, "Doppio Gradone" ed è implementabile su i percorsi delle nostre linee tranviarie tramite semplice upgrade delle stesse, rendendo finalmente impossibile l'incauto e dannoso parcheggio di auto private che troppo spesso intralciano la circolazione dei mezzi Atm bloccandone il servizio a volte per ore.
E' molto economico, forse troppo economico, da mettere in opera, ma è infallibile, non a caso viene annoverato anche nella categoria delle "barriere fisiche".

Vi presentiamo il doppio gradone nel dettaglio
e in tutta la sua efficacia tecnologica.

Perchè il Doppio Gradone non è presente in tutti i percorsi che per tipologia potrebbero utilizzarlo?
Una vocina maligna, a cui noi non diamo nessun peso, ci suggeriva che si preferisce far cassa con le salate multe che vengo elevate a chi blocca il traffico con la propria auto.

Ma ci pare troppo assurdo da credere, ci viene più facile pensare a qualcosa di peggio, ossia al disinteresse per una soluzione banale, "base" diremmo, che comporterebbe notevoli benefici al tpl cittadino, ma senza spendere troppi soldi pubblici.
Meglio grandi interventi costosi da appaltare a qualche grossa impresa privata, e visibilità per raccogliere consenso per qualche politico, che tanti piccoli interventi in grado di aumentare da subito le capacità di mobilità del sistema di trasporto milanese.

Degli autisti incauti e non curanti possiamo dire tutto il male che vogliamo, giustamente, ma se una soluzione esiste per evitare di fatto che questi comportamenti creino danni al trasporto pubblico chi è preposto ad attuarla, e non lo fa, è il primo responsabile della situazione.

Viale Lunigiana. I paletti, reperto archeologico di quello che fu
decenni fa, un sistema per evitare la sosta sui binari.
Pochi giorni fa ci è capitato di essere testimoni, nella stessa giornata, di due incagli in orari diversi presso gli impianti tranviari di viale Lunigiana. Nella stessa giornata sulla stessa linea!
Per evitarlo sarebbe bastato il famoso doppio gradone, o anche solo ripristinare la catenella ai paletti che la reggevano e che sono ancora in loco ma abbandonati da decine d'anni.

Ritardi, irregolarità di transito, blocchi (mediamente 7 al giorno!), si potrebbero diminuire sensibilmente aumentando quindi il gradimento dei cittadini e rendendoli più propensi a servirsi dei mezzi pubblici.

Comune e Atm, cosa aspettano a farlo?


Milano, 25.5.18