Aumento del biglietto - Perché?

Ormai è confermata la notizia che il Comune di Milano progetta di aumentare il biglietto dei mezzi pubblici a 2 euro a partire dal 1° gennaio 2019.

Si potrebbero fare subito una serie di considerazioni sull'opportunità di aumentare il costo di viaggio sui mezzi pubblici in una delle città più inquinate d'Europa, si potrebbe dire che se occorrono risorse il Comune e Atm potrebbero recuperarle aggiornando e migliorando la gestione della rete (come si fa nel resto del mondo e come anche noi suggeriamo su questo sito), si potrebbe ancora dire che certe grandi e onerosissime opere molto popolari (M4 e M5 per esempio) forse non erano l'unica e la prima necessità per una città con le caratteristiche di Milano, e adesso ne paghiamo l'errore.

Ma la vera domanda è: Perché? Perché proprio adesso si vuole un aumento del biglietto?

Come scrive l'esperto di tpl Giorgio Simoni si tratta di: "...un’ipotesi di incremento che potrebbe arrivare addirittura al 33% del prezzo attuale, valore assurdo, poiché il tasso d’inflazione medio nel periodo da settembre del 2011 (data dell’ultimo incremento del prezzo dei biglietti) a settembre 2017 è stato pari all’1,1% e quindi, cumulativamente, non superiore al 6%.
Volendo fare i ragionieri, l’aumento del costo del ticket, allineato con l’indice dei prezzi generale, non dovrebbe superare gli otto centesimi..." (link all'articolo)

Qual'è allora la fine strategia con cui il Comune giustifica questa scelta?
Forse fare cassa serve a rendere più appetibile un'Atm in vista della sua messa sul mercato per essere privatizzata?
Oppure ci si prepara in tempo alle prossime elezioni amministrative in cui ci si vuol far trovare con i cantieri di una nuova metropolitana da sbandierare, che in una città con una bassissima velocità commerciale dei mezzi di superficie viene vista dagli elettori come l'unica soluzione per muoversi?
(Ovviamente la soluzione giusta sarebbe rendere veloci i mezzi di superficie, anche perchè cosa fattibile ed estremamente economica rispetto alle sottorranee, ma poco comprensibile se non viene attuata).

Interrogativi che hanno più risposte probabilmente, ma che inevitabilmente inchiodano la giunta Sala all'incapacità di dare risposte necessarie al diritto di muoversi e al diritto a un'aria non velenosa per i suoi cittadini.

Sono anni che a Milano giunte di destra e di centro-sinistra/destra come l'attuale non affrontano la questione del trasporto pubblico in modo radicale.
In molte altre città del mondo è stato fatto, perché qui no?
A Milano per incentivare il trasporto pubblico si aumenta il biglietto.

Ci sarà qualcuno che si opporrà a questa deleteria decisione, che oltre ad andare in controtendenza alle necessità ambientali della città, oltre a non avere una giustificazione valida, è anche terribilmente penalizzante per chi è in condizioni economiche precarie?

Per quanto detto questo aumento per MuoviTi non deve assolutamente passare, e auspichiamo che le forze sociali di questa città si mettano in moto e ne facciano una grande battaglia ecologica e democratica.

Milano, 30.12.17