Il sito Cityrailways.net, di cui riportiamo per intero un articolo, spiega molto bene perché questa è una scelta sbagliata e improduttiva.
Segnaliamo anche la petizione promossa dal blog di un utente della linea contrario alla chiusura.
IL LIBRO GIALLO DEL TRENINO
La ferrovia Roma-Fiuggi è stata una delle infrastrutture più importanti per lo sviluppo demografico ed economico sia della città di Roma che della attuale provincia di Frosinone.
Oggi, a seguito di una serie di decisioni tutt’altro che lungimiranti, per dirla eufemisticamente, è ridotta ad uno spezzone di 9 km: dal capolinea delle Laziali in via Giolitti al sobborgo di Giardinetti, appena oltre il confine segnato dal Grande Raccordo Anulare. Nonostante la costante volontà di ridurla ai minimi termini, quale retaggio di una Italia arcaica, resta comunque un unicum nel panorama trasportistico italiano in quanto la Roma-Fiuggi è l’unico esempio di ferrovia urbana gestita come una tranvia. La Stadtbahn che nell’area germanica si ritiene essere la forma più produttiva del trasporto su ferro nelle aree urbane e metropolitane.
Questa pubblicazione vuole rendere omaggio a questa unicità proprio nel momento in cui si starebbe per decidere l’atto finale della difficile vita di questa infrastruttura. Qualcuno la vorrebbe trasformare in tranvia per legarla al resto della rete; qualcun altro la vorrebbe come efficiente busvia all’americana. Molti vorrebbero più spazio per il traffico stradale ed i parcheggi, di cui la città difetta cronicamente. D’altro canto in una città in cui gli autoveicoli privati sono 980 ogni 1.000 abitanti è difficile comprendere la cosiddetta legge zero della mobilità: più spazio per il traffico viario non elimina le code quando non ne crea di nuove.
Conoscere per riflettere con la giusta consapevolezza prima di prendere l’ennesima decisione fatale al trasporto pubblico su ferro nella città che di eterno ha solo l’essere il fanalino di coda in tutte le classifiche sulla qualità e sulla redditività del trasporto pubblico urbano e della mobilità in genere.
In sintesi grafica, la risposta alle otto argomentazioni sostenute da chi, ancora una volta, vuole tagliare il ferro di una capitale perennemente anemica.
Per maggiori dettagli, leggete la pubblicazione.
1) Il trenino è così vecchio: non è il caso di mandarlo in pensione?
2) Il trenino è inutile: il suo percorso non è un doppione della nuova linea C?
3) Il trenino è obsoleto: non sarebbe meglio trasformarlo in tranvia unendolo al resto della rete dei tram?
4) Il trenino è uno spreco: non sarebbe più economico sostituirlo con un bel corridoio dedicato agli autobus?
5) Il trenino è un ferrovia su strada: non è una tecnologia ormai obsoleta per una città moderna?
6) Il trenino è un mezzo pericoloso: non è il più funestato da incidenti tra autobus e tram della rete capitolina?
7) Il trenino non è accessibile: non è vero che sarebbe impossibile ottenere un incarrozzamento a raso come i moderni tram europei?
8) Il trenino è inutile: perché non abolirlo se tanto è impossibile raggiungere in maniera agevole la stazione Termini?
Link all'articolo originale: http://www.cityrailways.net/studi-e-tecnica/2015/2/10/il-libro-giallo-del-trenino.html
1.8.15