“...Considerando i rischi per la salute dei Franciliens, (abitanti dell’ile de France, ndr) ho deciso, in accordo con il governo, di assicurare la gratuità dei trasporti pubblici in tutta le regione, per tutta la durata del picco di inquinamento”, ha annunciato Jean-Paul Huchon (presidente del consiglio regionale). Sono dunque in libero servizio metropolitane, rer, velib (biciclette comuni, ndr) e autolib (macchine elettriche, utilizzabili in abbonamento, ndr)…"
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Ecco un provvedimento che se venisse proposto in Italia sarebbe subito bollato di "estremismo" ed infattibilità.
Comunque anche se il provvedimento preso dalle istituzioni francesi è sicuramente positivo e apprezzabile viene da chiedersi: perchè aspettare che la situazione per la salute dei cittadini diventi drammatica per adottare provvedimenti? Perchè non mettere come priorità la salute di noi tutti prima dell'interesse economico che porta ad avere città piene di auto e cemento?
Se il trasporto pubblico fosse inteso come una necessità di "salute pubblica", e quindi un diritto di tutti, si potrebbe intendere come servizio gratuito al pari di altri.
Certo, come proposta risulta rivoluzionaria, ma la situazione ambientale richiede una risposta che per essere efficace non può che essere radicale e rivoluzionaria. D'altro canto qualsiasi progresso della società, anche solo nel campo scientifico, è sempre stato determinato da innovazioni rivoluzionarie.
E le risorse? Si potrebbero reperire prima di tutto da altre spese che con la salute pubblica niente hanno a che fare, per esempio l'acquisto di aerei da guerra come gli F35, dai tanti immensi sprechi per opere inutili se non dannose, dal risparmio sulla conseguente diminuzione dell'incidenza di malattie da smog. E dalle tasse che, a differenza del biglietto, gravano in maniera diversificata e progressiva su chi e' piu' o meno abbiente.
18.03.14
Mezzi pubblici gratis contro l'inquinamento… a Parigi.
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