Ieri su La Repubblica un ennesimo articolo ci ricorda il danno che subirà Milano e il trasporto pubblico cittadino.
M4 è stata progettata dalla precedente giunta di destra Moratti e poi confermata dall'attuale giunta di centro sinistra Pisapia a maggioranza Pd, che ne ha dato avvio ai lavori perdendo un'occasione per fare una scelta coraggiosa ma qualificante per il futuro di Milano.
Alla fine a determinare le scelte ci sembra di capire che sono sempre gli stessi e il cambio della giunta lo conferma, non è tanto e solo il personale istituzionale che votiamo ma sopratutto i potentati economici che decidono cosa e come va fatto (con i nostri soldi che finiscono nelle loro tasche).
Questa non è propriamente la definizione di Stato democratico.A farne le spese saremo ancora una volta noi cittadini e l'ambiente (e quindi ancora noi cittadini che "nell'ambiente" ci viviamo).
Qui di seguito potete leggere l'articolo di La Repubblica e visionare, in fondo alla pagina, i volantini che sono stati distribuiti in alcune zone interessati dai lavori di M4 e che riprendono il contenuto di questo sito.
(unica osservazione sull'articolo: che l'ex vicesindaco di Milano De Corato apra bocca su M4 e trasporto pubblico a Milano è a dir poco paradossale...)
da La Repubblica 7 luglio 2015
Milano, metrò 4 e il mistero del debito record: prezzo dei biglietti a rischio aumento
La Corte dei conti chiede spiegazioni al Comune sulla copertura degli investimenti per i cantieri e la gestione. Non c’è ancora un piano ufficiale.
Due le ipotesi: aumenti del ticket Atm o tagli alle linee di superficie
di ORIANA LISO
Nessun piano ufficiale su come i bilanci dei prossimi anni del Comune potranno sostenere l’impatto dei costi della linea 4 del metrò. Soltanto un 'presupposto', cioè che Palazzo Marino sa di dover trovare la quadra «con azioni di breve e medio periodo tese alla rimodulazione della spesa e delle entrate, a garanzia dei futuri equilibri di bilancio e del rispetto del patto di stabilità interno». Quali sono queste possibili azioni? Due le ipotesi: maggiori entrate grazie a nuovi aumenti del biglietto Atm oppure una riduzione del contratto di servizio del trasporto pubblico, con la riorganizzazione delle linee di superficie (leggi: tagli) sui percorsi serviti proprio dalle nuove metropolitane.
L’analisi arriva su richiesta della Corte dei conti che - per legge - analizza i bilanci delle amministrazioni. Sul bilancio 2013 i magistrati contabili hanno chiesto chiarimenti su tre punti: lo stato di avanzamento delle opere finanziate con trasferimenti statali e la loro sostenibilità finanziaria; la situazione del personale; le questioni legate alle società partecipate.
A queste tre domande, nella seduta di metà maggio, i rappresentanti del Comune hanno portato le loro risposte. Tra queste, proprio quella che riguarda la linea 4 della metropolitana, al centro di tante polemiche per i dubbi sui costi e sulle ricadute per le casse pubbliche fino al 2045, anche se la fine dei lavori - al momento - è prevista per la fine di aprile del 2022. La linea Blu doveva costare, secondo il progetto iniziale, poco meno di 1,7 miliardi, cifra poi salita a 1,820 miliardi: 958 milioni di contributi statali, 400 del Comune e 461 a carico dei privati. Dallo Stato, finora, sono arrivati 287 milioni: il resto dovrebbe arrivare nei prossimi anni. L’impatto sulla spesa corrente del Comune, secondo i dati forniti dai responsabili della Ragioneria, va dai 10,43 milioni di quest’anno ai 52,57 del 2020, fino al picco di 174,19 milioni del 2034 e una ridiscesa tra i 100 e 122 milioni fino al 2045.
È qui che si legge di un possibile aumento di biglietti e abbonamenti («dal 10 al 50 per cento») per far salire i ricavi delle vendite fino a un massimo di 590 milioni annui. Sintetizza la Corte dei conti: «L’ipotesi è che, all’aumentare del servizio, anche il costo di accesso possa aumentare, fino a rendere il prezzo del biglietto comparabile con quello di altre città europee dotate di una fitta rete metropolitana».
Ma, accanto, c’è anche la possibile riduzione del contratto con Atm, dal 10 per cento (con un risparmio di 72 milioni) al 30 per cento (217 milioni). Mere ipotesi, appunto, e da qui l’invito formale della Corte dei conti, per evitare conseguenze, all’adozione «delle opportune azioni per garantire la futura sostenibilità di bilancio». Su questo invito - e sulle altre misure richieste dai magistrati al Comune - l’opposizione incardina la battaglia sul bilancio 2015: «Si sospenda il dibattito fino a quando non verranno chiariti i dubbi dei magistrati», attacca il consigliere di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato.
Link all'articolo originale: http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/07/07/news/milano_metro_4_e_il_mistero_del_debito_record_prezzo_dei_biglietti_a_rischio-118497621/?ref=fbplmi
Il volantino distribuito:
08.07.15